«La parola ha un’anima»: significato, musica e scrittura in Wittgenstein

Autores/as

  • Moira De Iaco Università del Salento, Italia

Palabras clave:

Linguaggio, Estetica Pratiche linguistiche

Resumen

Questo articolo si propone di mostrare in che senso, entro la prospettiva della filosofia del linguaggio wittgensteiniana, si può dire che la parola non ha un’anima, giacché sarebbe fuorviante attribuire ad essa una tale entità da intendere come il suo significato, ovvero come ciò che le dà vita, e in che senso è possibile invece dire che la parola ha un’anima che si esprime esteriormente negli elementi estetici, nel suo farsi musica e gesto rendendo così unico il suo uso entro un certo determinato contesto. Per via dell’anima delle parole, la scrittura, quella poetica come quella filosofica, non può seguire un binario unico, non può muoversi in modo lineare, ma ha bisogno di prendere forma incrociando i pensieri.

Publicado

2018-06-01

Cómo citar

De Iaco, M. (2018). «La parola ha un’anima»: significato, musica e scrittura in Wittgenstein. AdVersuS, 15(34), 56–69. Recuperado a partir de https://adversus.org/ojs/index.php/adversus/article/view/23

Número

Sección

Artículos